Scourge of the Seas is a project born among friends a couple of summers ago.
Marco, an avid anime consumer and game building enthusiast, had started to create games for his own and other people’s enjoyment.
One of these games, however, struck for its setting and some game mechanics that made it a perfect board game for evenings with friends.
There was something shining underneath the raw conception and the image of something that could fit on the shelves of a toy shop next to Bang and Munchkin.
And it was in that glimmer that I saw the potential of a game I’d have liked to play, buy and give as a gift to my loved ones.
The unexpected enthusiasm of my grey persona intrigued Francesco, who soon realised that something good could come out of it.
And so it was that more than a year later, completely rebuilt but still keeping its intact soul, we completed “Scourge of the Seas” with the intention of seeking backers on Kickstarter.
As we later discovered though, that was indeed a very naive intent.
It must be said, however, that we never had any illusions about the difficulties of publishing a board game.
Right from the start we worked with calculator in one hand and telephone in the other, both to calculate the costs of the project and to move forward by contacting graphic designers, companies and people in the sector who could help us realise the idea we believed in.
But despite our efforts and the help of friends and acquaintances, things didn’t go at all as we hoped.
It felt like the end.
It really was?
Follow us to find out how Scourge of the Seas will see the light in this dark world.
Scourge of the Seas è un progetto nato tra amici un paio di estati fa.
Marco, un accanito consumatore di anime e appassionato di game building, aveva cominciato a creare giochi per il proprio e altrui diletto.
Uno di questi giochi però colpì per l’ambientazione e per alcune meccaniche che ne facevano un perfetto gioco da tavolo nelle serate tra amici.
C’era qualcosa che brillava sotto una grezza ideazione, l’immagine di qualcosa che poteva stare sugli scaffali di una ludoteca accanto a Bang e Munchkin.
E fu in quello spiraglio che il sottoscritto vide la potenzialità di un gioco che avrebbe voluto giocare, che avrebbe voluto comprare e che avrebbe voluto regalare.
L’entusiasmo inaspettato della mia grigia persona incuriosì Francesco che non tardò a capire che qualcosa di buono poteva uscirne.
Fu così che più di un anno dopo, completamente ricostruito, ma integro nell’anima completammo “Scourge of the Seas” con l’intento di cercare finanziatori su Kickstarter.
Un intento fanciullesco ed ingenuo come poi scoprimmo.
Mai ci siamo fatti illusioni sulle difficoltà di pubblicare un gioco in scatola.
Fin dal principio abbiamo lavorato con calcolatrice in una mano e telefono nell’altra per fare i conti dell’operazione e contattare grafici, aziende e gente del settore che potessero aiutarci nel progetto.
Ma nonostante i nostri sforzi e l’aiuto di amici e conoscenti, le cose non sono andate come speravamo.
è stata dunque la fine?
Seguici per scoprire come Scourge of the Seas vedrà la luce in questo cupo mondo.